La Scuola Superiore Sant’Anna nei giorni scorsi ha ospitato un evento che ha riunito esperti e rappresentati del mondo politico per discutere su una delle maggiori sfide del XXI secolo, quella legata ai cambiamenti climatici. Il workshop “Cambiamenti climatici, verso un’economia a zero emissioni di carbonio” è stato organizzato nell’ambito delle attività di “public engagement” del progetto UE H2020 GROWINPRO, con il supporto del Dipartimento di Eccellenza EMbeDS e del 3CSA, il Centro per gli studi sui cambiamenti climatici e le azioni sostenibili costituito nell’ambito della federazione tra Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore e Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia. Lord Adair Turner, presidente della Energy Transitions Commission, Senior Fellow presso l’Institute for New Economic Thinking (Inet) ed ex presidente del Climate Change Committee della House of Lords ha dichiarato: “Non c’è dubbio che sia tecnicamente possibile realizzare un’economia a zero emissioni di carbonio e che se il mondo lo facesse entro il 2050, il costo in termini di crescita economica e consumi sarebbe minimo, ma raggiungere questo obiettivo richiederà un grande reindirizzamento degli investimenti dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabile e non avverrà senza politiche pubbliche efficaci, tra cui l’introduzione di tasse sul carbonio, la regolamentazione e il sostegno allo sviluppo tecnologico“. Andrea Roventini, economista della Sant’Anna ha invece sottolineato che: “Le stime ci dicono che un investimento pubblico inferiore al 2% del Pil annuo verso una crescita sostenibile permetterebbe di sviluppare nuove tecnologie, creare nuovi posti di lavoro, nuove imprese e portare di l’Italia sulla frontiera tecnologica di nuovi settori di investimento un circuito virtuoso che porterebbe ad una economia a zero emissioni“.