CLEAN AIR DIALOGUE: 80MILA MORTI L’ANNO PER L’INQUINAMENTO

Si è aperto a Torino il Clean Air Dialogue, due giorni di confronto tra Italia e Commissione europea per delineare misure contro l’inquinamento dell’aria. I Clean Air Dialogues sono eventi aperti e condotti su base volontaria, che coinvolgono i diversi livelli amministrativi (governo, regioni, enti locali) e numerosi portatori di interesse. Nell’ultimo biennio si sono svolti in Repubblica Ceca, Spagna, Slovacchia, Ungheria, Lussemburgo e Irlanda. L’appuntamento di Torino ha come obiettivo principale la sottoscrizione del Protocollo “Aria pulita”, in Italia infatti ogni anno 80mila persone muoiono a causa della cattiva qualità dell’aria come ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. In una nota del Ministero si ricorda che: “L’inquinamento atmosferico provocato dai trasporti, dall’agricoltura, dal riscaldamento domestico, è tra i fattori maggiormente responsabili del progressivo peggioramento della qualità della vita nelle nostre città. Dobbiamo tener presente che l’aria che respiriamo, in particolare nei grandi centri urbani, è tra le maggiori cause di malattie ai polmoni e al cuore e ha quindi anche un costo sanitario che nella sola Unione europea si aggira attorno ai 70 miliardi di euro ogni anno“. Il Protocollo Aria Pulita prevede una dotazione di 400 milioni e sei mesi di tempo per individuare misure concrete contro l’inquinamento atmosferico. Presso la presidenza del Consiglio, inoltre, viene istituita l’unità di coordinamento del Piani per il miglioramento della qualità dell’aria: una segreteria politica con compiti di raccordo fra tutti i soggetti coinvolti. Nel suo intervento, il Ministro Costa ha aggiunto: “Abbiamo l’esigenza morale e politica che venga tutelato un bene di tutti. L’Italia non é ancora pienamente in linea con le direttive Ue. Dobbiamo impegnarci ancora di più. Elimineremo gradualmente la produzione di energia a carbone entro il 2025. Un obiettivo molto ambizioso che confidiamo di raggiungere – ha proseguito Conte – Abbiamo già superato gli obiettivi europei del 2020 e stiamo procedendo fiduciosi verso il superamento degli obiettivi del 2030. Abbiamo superato anche gli obiettivi Ue in materia di energia rinnovabile. Contiamo di avanzare con determinazione verso l’obiettivo della neutralità cosiddetta carbonica. Abbiamo una efficienza energetica di cui siamo orgogliosi