ALLARME DISCARICHE ABUSIVE: ANCORA TROPPE NON SANATE E IN MANO ALLA CRIMINALITA’

Dopo una prima condanna dell’Unione Europea all’Italia che risale addirittura al 2007 a causa della “reiterata e persistente” prassi di mancato rispetto degli obblighi derivanti dalle direttive europee e dopo la seconda del 2014 perché le discariche irregolari segnalate – comprese quelle già chiuse – non venivano disinquinate, rimangono ancora da sistemare 52 dei 200 siti denunciati all’epoca per irregolarità. Il Commissario straordinario, nominato dal precedente Governo per gestire questa emergenza, il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà conta di riportare la situazione nei limiti della legalità entro il 2022: “Non dobbiamo bonificare solo le discariche – ha dichiarato Vadalà – ma anche le nuove gare d’appalto dalla presenza della criminalità organizzata.” E che la mafia, la camorra e la ndrangheta siano interessate al traffico illecito dei rifiuti lo dimostra il fatto cheLegambiente dal 2002 al 2014 ha contato 19 inchieste giudiziarie con 150 ordinanze di custodia cautelare emesse, 550 persone denunciate e 105 aziende coinvolte.

Per approfondire l’argomento vi suggeriamo di leggere l’articolo uscito su La Stampa del 14 giugno.