Da New York dove ha partecipato “al summit mondiale per il clima”, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa nei giorni scorsi ha affidato al suo profilo facebook alcune sue considerazioni sul DL CLIMA che – a differenza di quanto previsto – non è stato esaminato durante la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì scorso: “Sono giorni importantissimi – scrive il Ministro – Stiamo scrivendo il primo decreto che finalmente contrasta i cambiamenti climatici. Dobbiamo osare. E per osare dobbiamo trovare gli strumenti adatti per combattere tutti insieme. E sono giorni in cui si sta analizzando e definendo il Decreto Clima e sto leggendo di tantissime preoccupazioni da parte di alcuni settori produttivi. Ma sono infondate! Temono tutti l’articolo 6 che in fondo riporto. Trovate dove c’è scritto più tasse, o agricoltura penalizzata. Gli agricoltori sono i nostri primi alleati per la tutela dell’ambiente! I sussidi ambientalmente dannosi – spiega Costa – corrispondono a oltre 19 miliardi di euro che lo Stato paga e sono centinaia! La proposta è di fare un taglio costante negli anni, da qui al 2040, graduale. E proprio questi settori saranno invece incentivati con sussidi ambientalmente favorevoli cosi che li aiutiamo a produrre tutelando l’ambiente. Capisco che cambiare, rivoluzionare il paradigma economico e ambientale dell’Italia possa anche spaventare, ma nessuno resterà indietro e con le necessarie limature frutto di un confronto laico tra i ministeri riusciremo a far approvare il miglior provvedimento possibile“.
E allega l’art.6
“Art. 6 (Riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi)”
1. A partire dall’anno 2020, le spese fiscali dannose per l’ambiente indicate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi istituito presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi dell’articolo 68 della legge 28 dicembre 2015, n. 221, sono ridotte nella misura almeno pari al 10 per cento annuo a partire dal 2020 sino al loro progressivo annullamento entro il 2040.
2. All’individuazione dei sussidi ai sensi del comma 1 si provvede in sede di legge di bilancio annuale e i relativi importi sono destinati, nella misura del 50 per cento, a uno specifico fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il finanziamento di interventi in materia ambientale, con priorità alla revisione dei sussidi ambientalmente favorevoli, alla diffusione e innovazione delle tecnologie e dei prodotti a basso contenuto di carbonio e al finanziamento di modelli di produzione e consumo sostenibili.
3. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, si provvede annualmente al riparto del fondo di cui al comma 2 secondo le finalità ivi indicate.”