SECONDO LA PURDUE UNIVERITY E’ POSSIBILE TRASFORMARE LA PLASTICA IN CARBURANTE

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Un team della Purdue University, coordinato dottoressa Linda Wang, ha sviluppato un sistema in grado di trasformare il 25% di tutti i rifiuti di plastica in un carburante simile al diesel. La ricerca della Purdue University, pubblicata sulla rivista ACS Sustainable Chemistry and Engineering, mostra che il processo è potenzialmente più pulito ed efficiente dal punto di vista energetico rispetto sia all’incenerimento sia al riciclo dei rifiuti.La tecnica si basa su una particolare proprietà dell’acqua che, quando viene riscaldata per diverse ore a poco meno di 500 gradi Celsius e contemporaneamente compressa, comincia a comportarsi sia come un liquido sia come un gas, riorganizzando le molecole del polipropilene – che costituisce il 25% della plastica – e ottenendo nafta. Una volta che la plastica viene convertita in nafta, può essere utilizzata come materia prima per altre sostanze chimiche o ulteriormente separata in solventi speciali o altri carburanti “puliti”. I combustibili derivati da questo processo potrebbero soddisfare fino al 4% della domanda annua di benzina o diesel.“Il nostro obiettivo – dichiara la dottoressa Wang – è creare un movimento organico interessato a convertire rifiuti poliolefinici in una vasta gamma di prodotti utili, come polimeri, nafta (una mistura di idrocarburi), o carburanti ‘puliti’. La nostra tecnologia di conversione ha il potenziale di far esplodere i profitti delle industrie del riciclo e impattare fortemente sulle riserve mondiali di rifiuti di plastica”.