Le risorse naturali che l’umanità ha a disposizione per il 2018 – frutta e verdura, carne e pesce, acqua, legna, cotone – si esauriranno domani, 1 agosto, giorno in cui scatterà l’Earth Overshoot Day, in pratica il primo giorno a partire dal quale l’uomo inizia a sovrasfruttare la Terra: da domani e fino alla fine dell’anno si consumerà più di quello che i sistemi naturali sono in grado di rigenerare, e si emetterà più CO2 di quanta gli oceani e le foreste ne possano assorbire.
Nel 1970 le risorse rinnovabili erano sufficienti a soddisfare i consumi di ogni anno. Ali inizi degli anni ’80 l’Overshoot day cadeva a fine ottobre, poi i tempi si sono ridotti: siamo passati ai primi di ottobre, poi a settembre e dieci anni fa avevamo già consumato tutte le risorse rinnovabili il 20 agosto e purtroppo la situazione continua a peggiorare.
Nel mondo, secondo quanto scrive l’ANSA, “non tutti attingono alle risorse disponibili nella stessa misura, e spesso si sfruttano le ricchezze altrui. Se l’intera popolazione globale vivesse come gli statunitensi, servirebbero 5 Terre per soddisfarne i bisogni; 4,1 Terre se tutti avessero lo stile di vita degli australiani, 3,5 dei sudcoreani, 3,3 dei russi, 3 dei tedeschi e così via. L’Italia, nella classifica dei più voraci di natura, è decima: se tutti vivessero come noi, servirebbero 2,6 Pianeti per alimentarsi”. Secondo il Global Footprint Network che da anni calcola l’Overshoot Day, decarbonizzare l’economia tagliando della metà le emissioni del settore energetico regalerebbe 93 giorni, mentre dimezzare lo spreco di cibo e adottare una dieta più sostenibile darebbe altri 38 giorni.