L’allarme è stato lanciato dal Procuratore generale di Milano Roberto Alfonso, in occasione dell’apertura dell’Anno Giudiziario: “Nell’ultimo anno numerosi sono stati gli incendi dolosi in danno di impianti formalmente autorizzati e di capannoni industriali dismessi, ma stipati in modo clandestino di migliaia di tonnellate di rifiuti, in parte provenienti dalla Campania e la portata del fenomeno, che interessa tutte le regioni settentrionali, lascia ipotizzare la presenza di un’unica regia”. Il riferimento è ovviamente alla camorra e a conferma delle parole del Procuratore si aggiungono quelle del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: “Quello dei rifiuti è un ambito a cui bisogna dedicare particolare attenzione. La criminalità organizzata ha messo le mani su un grosso business”. E infatti – come ricorda Il Mattino – in Lombardia nell’ultimo anno ci sono stati venti incendi, molti ancora impuniti. In totale in Italia tra il 2014 e il 2017 sono andati alle fiamme 218 impianti e 32 discariche e proprio per questo la Procura milanese ha attivato il coordinamento investigativo tra le Direzioni Distrettuali Antimafia del Nord, le Direzioni Distrettuali Antimafia di Napoli, di Salerno e della Calabria. Grandissimo l’impegno profuso dai Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) che proprio ieri, nel corso di un controllo, hanno posto sotto sequestro un sito industriale operante nel campo del trattamento dei rifiuti, al cui interno erano depositate circa 2.450 tonnellate di rifiuti speciali, a fronte delle sole 117 autorizzate: “Mi congratulo con i Carabinieri del Noe di Milano e con la Procura della Repubblica – ha dichiarato in proposito il Ministro Sergio Costa – per l’ennesima operazione messa a segno contro il trattamento illecito di rifiuti”. Il sito industriale è stato dunque sottoposto a sequestro con tutto il materiale contenuto e i due responsabili del sito sono stati denunciati in stato di libertà e segnalati alla Procura della Repubblica di Milano per gestione illecita dei rifiuti.
