La Regione Lombardia rompe gli indugi e con Decreto Dirigenziale finalmente pone fine alla diatriba sulla natura di prodotto del biometano da rifiuti. Una presa di posizione netta, seguita a quella già presa nei mesi scorsi dalla Città Metropolitana di Milano che rivendicava la facoltà di autorizzare impianti per la produzione di biometano da rifiuti, che rifacendosi al DM 2/3/2018 sulla “promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti” ha di fatto decretato, senza attendere ulteriori normative a livello nazionale o comunitario sulla filiera dell’End of Waste”, che i criteri individuati nel suddetto DM sono sufficienti a definire il biometano da rifiuti quale “prodotto” e non più “rifiuto”. Sembra assurdo come sia facile riempire pagine di giornali con articoli sull’economia circolare, sull’end of waste, sull’energia rinnovabile o sull’efficienza energetica e poi ci si imbatte nell’inerzia di alcune Istituzioni che ritardando o rinviando l’emanazione dei provvedimenti necessari all’attuazione dei programmi di tutela ambientale su cui il Governo e le forze politiche si sono impegnate a livello nazionale e internazionale, pongono un freno ingiustificato allo sviluppo di settori così importanti e vitali. Un plauso quindi alla Dirigente del Settore Ambiente e Clima della Regione Lombardia, dott.sa Elisabetta Confalonieri, per la chiarezza delle idee e la capacità decisionale.