Sono oltre 105.000 le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) provenienti dai nuclei domestici gestite quest’anno da Ecodom (Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici) il principale Consorzio italiano in tale settore. Tra i rifiuti domestici prevalgono lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe, stufe elettriche, boiler, forni a microonde che rappresentano il 62% del totale, mentre il 35% è costituito da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici; il restante 3% comprende monitor e tv. Dalle tonnellate di rifiuti elettrici raccolti, Ecodom ha ricavato 62.758 tonnellate di ferro, 1.951 tonnellate di alluminio, 2.098 tonnellate di rame. In Italia i rifiuti da RAEE raccolti ogni anno sono 5 kg per abitante, contro gli 8 kg di Francia, Regno Unito, Irlanda, Austria e Belgio e i 15 di Svizzera e Norvegia. Presentando questi dati il direttore generale di Ecodom, Giorgio Arienti, ha lanciato però un appello affinché lo Stato italiano inizi a cercare attivamente i flussi di rifiuti elettrici nascosti, gestiti al di fuori dei Sistemi Collettivi, applicando delle sanzioni amministrative e penali, dal momento che il traffico illegale di rifiuti RAEE e quindi la non corretta raccolta degli stessi, rappresenta un enorme danno non solo economico, ma anche ambientale.