Si chiama “Piano d’azione sulla Terra dei Fuochi” il documento che il premier Conte e sette ministri (fra i quali Luigi Di Maio e Matteo Salvini) hanno firmato questa mattina presso la Prefettura di Caserta. Il Presidente del Consiglio sul proprio profilo Facebook ha scritto: “Su impulso del nostro ministro all’Ambiente Sergio Costa e con la piena condivisione di tutti i ministri, presenteremo un programma concreto di interventi nella lotta a fenomeni come discariche abusive, interramento di rifiuti, roghi tossici e qualsiasi altra forma di violazione del territorio”. Il Piano prevede che l’esercito vada immediatamente a presidiare quei siti di lavorazione dei rifiuti che, secondo le prefetture di Napoli e Caserta, sono a rischio di incendi dolosi. Cento carabinieri esperti in indagini ambientali saranno distaccati sul territorio, per rafforzare l’attività di intelligence e repressione: “Saranno presidiati i siti di stoccaggio a maggior rischio:” ha spiegato il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Altro punto focale del Piano sarà la chiara definizione dei ruoli e delle competenze dei vari organi dello Stato e di come devono confrontarsi fra di loro: il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha spiegato: “E’ un piano d’azione, non un protocollo d’intesa, un accordo di programma. E’ una cosa che mostra i muscoli dello Stato in tutte le sue declinazioni. Il cittadino deve sapere in ogni momento che, se accade una cosa, avrà delle risposte, e da chi. E coloro che rappresentano la pubblica amministrazione, devono sapere come colloquiare fra di loro”. Il Piano coinvolge i medici di base e i pediatri: “Loro sono le prime sentinelle della salute – ha commentato Costa -. Noi vogliamo che questi medici pediatri e di base siano presenti in questo grande coordinamento”.
