Termina oggi l’appuntamento annuale con Biogas Italy: l’edizione di quest’anno ha come titolo Change climate. Agroecologia e gas rinnovabile: tracciamo insieme la via. Biogas Italy rappresenta un’opportunità per discutere del potenziale del gas rinnovabile e della decarbonizzazione della rete del gas sia nel contesto nazionale che internazionale grazie alla presenza dei massimi esperti nazionali ed internazionali che contribuiranno a delineare le linee strategiche di medio e lungo periodo del settore. Gian Marco Centinaio, Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, intervenuto all’evento ha dichiarato: “Il comparto del biogas e del biometano rappresenta una realtà fondamentale per il futuro dell’agricoltura italiana. Di fronte ai cambiamenti climatici in corso occorre investire in modo mirato, puntando sulla tecnologia e la ricerca. L’innovazione ci consente infatti di migliorare la qualità di ciò che produciamo, adattarlo ai territori, alle culture e soprattutto ridurre drasticamente l’inquinamento. Siamo la patria della biodiversità, unici al mondo per modelli produttivi capaci di unire storia, paesaggi e tradizioni. Ecco perché abbiamo una responsabilità in più e possiamo anzi dobbiamo guidare la discussione, anche internazionale, in tema di ambiente ed economia circolare”. Il Presidente del CIB (Consorzio Italiano Biogas) Piero Gattoni nel suo intervento ha invece sottolineato: “Il biogas è un supporto economico fondamentale per i nostri allevatori e agricoltori che faticano sempre più a rimanere sul mercato nonostante le loro produzioni di qualità eccezionale. Gli agricoltori del biogas sono riusciti negli ultimi anni a mitigare gli effetti della crisi e hanno reinvestito nelle loro aziende, innovando. Le nostre imprese associate costituiscono un patrimonio per il sistema energetico e per il sistema agricolo del Paese – ha proseguito il Presidente del CIB – Al Governo italiano chiediamo che si superi la logica dello “spalmaincentivi”, e che vengano mantenute le misure di supporto affinché il patrimonio impiantistico possa avviare un processo di efficientamento e un percorso di innovazione. In sede europea – ha concluso Gattoni – occorre emendare al più presto la RED2 in modo che sia eliminata ogni limitazione alle colture da destinare ad uso energetico quando si tratta di secondi raccolti. D’altra parte, se è una coltura aggiuntiva quella destinata all’energia, perché limitarne la qualità?”