GLOBAL ENVIRONMENTAL OUTLOOK: UN QUARTO DELLE MORTI PREMATURE SONO DOVUTE ALL’INQUINAMENTO

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IL Global Environmental Outlook, è sicuramente il rapporto più completo e rigoroso sullo stato dell’ambiente realizzato dall’ONU. Prodotto da 250 scienziati ed esperti provenienti da oltre 70 Paesi è arrivato alla sua sesta edizione ed è stato pubblicato proprio mentre a Nairobi si sta svolgendo l’Assemblea Onu sull’Ambiente. E quanto emerge dal Global Environmental Outlook è quantomai inquietante: un quarto delle morti premature e delle malattie al mondo è dovuto all’inquinamento. Si tratta di morti e malattie collegabili alle emissioni nocive che causano inquinamento atmosferico, alle sostanze chimiche nell’acqua potabile e anche all’accelerazione della distruzione degli ecosistemi. L’inquinamento atmosferico causa ogni anno tra 6 e 7 milioni di morti. Sempre secondo il Rapporto, gli inquinanti chimici riversati in acqua provocano effetti dannosi sulla salute potenzialmente per più di una generazione, mentre l’uso degli antibiotici nella produzione alimentare farà sì che i superbatteri resistenti diventeranno la prima causa di morte prematura degli esseri umani entro la metà del secolo. Joyce Msuya, direttore esecutivo del Programma ambientale dell’ONU ha spiegato: “La scienza è chiara. La salute e la prosperità dell’umanità sono direttamente legate allo stato del nostro ambiente. Siamo ad un bivio. O continuiamo sulla strada attuale, che porterà a un futuro terribile per l’umanità o ci concentriamo su un percorso di sviluppo più sostenibile. Questa è la scelta che devono fare i nostri leader politici, ora”. Nel frattempo crescono le adesioni al FRIDAY FOR FUTURE di venerdì 15 marzo: con oltre 957 manifestazioni sparse in tutto il mondo, solo in Italia sono previsti 109 appuntamenti – marce per lo più, ma anche comizi e raduni di giovani e studenti – in decine di città. E poi 76 in Francia, 141 in Germania, 81 nel Regno Unito: a tenere la contabilità è il sito fridaysforfuture.org.