FRANCIA: INVESTIRE SUL NUCLEARE? NO: MEGLIO LE RINNOVABILI

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Chissà quanti di voi, leggendo il titolo si saranno detti: “La solita boutade ambientalista” e invece no: ad affermare che in Francia conviene investire sulle rinnovabili piuttosto che sul nucleare è l’Agenzia per l’ambiente e la gestione dell’energia (Ademe) che nel Rapporto “Traiettoria di evoluzione del mix energetico 2020-2060” – pubblicato lo scorso dicembre – sottolinea come la Francia non abbia alcun interesse a lanciarsi nella costruzione di nuovi reattori EPR, perché questo farebbe aumentare il costo medio di produzione dell’energia elettrica (dunque anche le bollette pagate dai francesi). Ma non è tutto: lo stesso studio suggerisce anche di chiudere progressivamente i reattori esistenti: puntare sulle rinnovabili, secondo il direttore generale dell’Ademe, Fabrice Boissier:  “rappresenta l’opzione meno cara possibile per i francesi….Abbiamo tenuto conto di tutte le ipotesi affinché le nostre conclusioni non siano contestabili” ha precisato  Boissier, nel corso di una conferenza stampa di presentazione del rapporto. Secondo il Rapporto, in Francia entro il 2050 le energie rinnovabili forniranno l’85 per cento dell’elettricità, mentre per il 2060 il dato salirà al 95 per cento.