Stavolta è toccato allo stabilimento della M.Eco.Ris situato nella zona industriale di Frosinone, dentro il quale si trovavano stoccate centinaia di tonnellate di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata: plastica, carta e imballaggi. Ieri pomeriggio, poco dopo le 18, un vasto incendio, scoppiato all’interno del deposito, ha costretto il Sindaco, Nicola Ottaviani, ad emanare un’ordinanza con la quale si invita la popolazione a tenere chiuse finestre e portoni esterni, nonché a disattivare gli impianti di condizionamento ed areazione elettrica, fino a quando non sarà cessato lo stato di allerta. L’intera zona è stata infatti avvolta da una fitta coltre di fumo nero e l’aria è diventata irrespirabile anche nel centro della città. “È necessario adottare tali accorgimenti in via precauzionale, in quanto ancora non abbiamo certezza della tipologia speciale dei rifiuti in combustione” ha spiegato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani. Non si esclude infatti la matrice dolosa. Le indagini sono coordinate dalla Polizia e dalla Squadra Mobile della questura. Sul posto sono arrivati gli ispettori dell’Arpa che dovranno ora campionare terra ed aria. Ed infatti il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, informato dell’accaduto ha twittato: “Ora la cosa più urgente è spegnere l’incendio. Sul campo ARPA Lazio, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato e Carabinieri forestali. Sono già in corso le indagini. Lo Stato c’è.” E’ evidente che il susseguirsi di incendi negli impianti di raccolta e smaltimento rifiuti non possono che avere, almeno nella maggior parte dei casi, un’origine dolosa. Comunque in attesa di conoscere il risultato delle indagini relative a quest’ultimo episodio, per chi volesse approfondire l’argomento, segnaliamo un interessante articolo, pubblicato qualche mese fa su IL SOLE 24 Ore.
