Secondo quanto riportato dall’ISAC CNR di Bologna, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, il 2018, con +1.48°C a livello nazionale, è stato l’anno più caldo dal 1800 ad oggi: “Con una anomalia di +1.58°C sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000) ha superato il precedente record del 2015 (+1.44°C sopra la media)” scrive il Cnr-Isac in una nota. E aggiunge Michele Brunetti, Responsabile della banca dati: “In Italia l’aumento di temperatura è più forte rispetto al trend della media globale. L’anomalia del 2018, se presa in esame singolarmente, – prosegue Brunetti non ci permette di trarre conclusioni relativamente alle tendenze in atto. Tuttavia, se vista nel contesto degli ultimi 220 anni di storia climatica dell’Italia, è l’ennesima conferma del fatto che siamo in presenza di un cambiamento climatico importante per il nostro Paese. Significativo è il fatto che tra i 30 anni più caldi dal 1800 ad oggi 25 siano successivi al 1990”. L’eccezionalità del 2018 non ha interessato solo l’Italia: l’anno appena concluso è risultato il più caldo da quando sono disponibili osservazioni anche in gran parte dell’Europa: in particolare per Francia, Svizzera, Germania e Austria.
