CLIMATE CHANGE: IN ITALIA ARRIVANO I “MEDICI SENTINELLA”

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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il 23% dei decessi a livello mondiale (e il 26% dei decessi tra i bambini sotto i cinque anni) è dovuto a cause ambientali. In Europa sono invece 1,4 milioni le morti premature ogni anno, di cui 81mila in Italia. In più sempre l’Oms calcola che, tra il 2030 e il 2050, il cambiamento climatico causerà circa 250 mila ulteriori decessi all’anno. Per questo motivo l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Ambiente hanno varato  “Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici” nel quale si sollecita il potenziamento dei programmi di sorveglianza sanitaria a livello nazionale e regionale anche con la creazione di una rete di “medici sentinella” che – come scritto sul sito dell’ISDE-Medici per l’Ambiente – ha la funzione di “guardia”  deputata alla tutela della popolazione dai rischi legati alla salute, ma anche da quella di “osservatorio privilegiato” per le istituzioni sanitarie pubbliche.

Infatti tra gli obiettivi che tale rete si propone c’è:

  • l’individuazione e il monitoraggio dei fattori di rischio accertati e/o sospetti sia a livello di stili di vita sia a livello di situazione ambientale locale abitativa e lavorativa per le patologie oggetto del monitoraggio;
  • la stima dei tassi dei principali indicatori epidemiologici e di impatto (incidenza, prevalenza, visite ambulatoriali, ospedalizzazione, sopravvivenza, mortalità) relativi alle malattie di una determinata popolazione;
  • il confronto dei dati così acquisiti con quelli ottenuti dai sistemi di sorveglianza routinari attivi e passivi quali il Registro dei Tumori, le schede di dimissione ospedaliera (SDO), gli archivi storici, gli studi ad hoc, ecc.;

Occorre ricordare e sottolineare che l’inquinamento di origine ambientale interessa tutta la popolazione e riguarda non solo le patologie neoplastiche, ma  pure la maggioranza delle patologie cronico-degenerative. In un tale contesto la medicina generale diventa un setting privilegiato per poter svolgere un’efficace azione di prevenzione primaria. Compito dei Medici Sentinella sarà quindi quello di informare i cittadini su rischi e possibili interventi preventivi, supportando inoltre le istituzioni nell’opera di sorveglianza. Alla Rete dei Medici sentinella possono aderire tutti i medici di base e i pediatri della penisola: sono loro che oggi prendono in carico il 95% delle patologie dei pazienti, risolvendone con cure e prescrizioni ambulatoriali circa l’80%, come ha spiegato a Valori.it, Paolo Lauriola, coordinatore del progetto. L’obiettivo del percorso formativo per la creazione della RIMSA è quello di creare un team di professionisti orientati all’uso strategico di informazioni e altre risorse per migliorare la salute pubblica, motivando l’autorità decisionale ad adottare il principio di responsabilità, diventando così il punto di raccordo fra la popolazione e le istituzioni.

STRATEGIA NAZIONALE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI