Le emissioni globali di CO2 – dovute alla produzione di energia – si sono impennate nel 2018 dopo essere rimaste stabili tra il 2014 e il 2016. Non solo: tramite una circoscritta analisi al computer basata sugli ultimi 3 milioni di anni della storia climatica della Terra, un gruppo di scienziati tedeschi conferma tutte le problematiche relative alla presenza dei gas serra nella nostra atmosfera rispetto ai tempi più o meno “recenti”. Nello specifico, secondo la loro simulazione, la quantità di CO2 nell’atmosfera oggi è la più alta tra quelle registrate negli ultimi 3 milioni di anni. La ricerca è su Science Advances. L’aumento dell’anidride carbonica – come specifica La Repubblica – è cominciato più o meno nel 1750 (inizio della rivoluzione industriale), a partire da circa 280 particelle per milione, nel 1958, quando sono iniziate le misurazioni, eravamo a 315. Nel 2013 abbiamo superato l’asticella delle 400, con la temperatura media del pianeta che è già aumentata di un grado. L’aver superato la soglia delle 400 ppm di CO2 non porterà, secondo gli scienziati, ad un immediato innalzamento del livello degli oceani simile a quelli del Pliocene (ultima volta che era stata superata la barriera delle 400 parti per milione), ma a meno che il livello di anidride carbonica nell’atmosfera non venga fatto diminuire in maniera sostanziale, presto o tardi si avranno degli effetti gravi sul clima e il limite di 1,5-2 gradi di riscaldamento fissato dagli accordi di Parigi verrà sicuramente superato.